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Eora 3D scanner

Il futuro della stampa 3D è già qui, e ora per le tasche di tutti. Per coloro che sono intenzionati a entrare a far parte di questa nuova rivoluzione del produrre oggetti e non dispongono di ingenti somme, è stata lanciata una nuova start-up australiana sul sito di crowdfunding Kickstarter che potrebbe risolvere i problemi a tanti.

Si chiama Eora 3D scanner, si collega allo smartphone, scansiona tutto quello che gli si mette davanti e costa meno di quello che si pensi. La campagna di raccolta fondi ha già superato 211.000 dollari rispetto agli 80.000 che i fondatori avevano fissato come obiettivo per mandare in produzione il questo prodotto.

Il nuovo scanner è disponibile sia con telefoni iOS che Android e il funzionamento è molto semplice. Basta scaricare un’app gratuita, avviare la scansione e inviare alla stampante il documento salvato nell’apposita gallery.

Inoltre Eora 3D può anche vantare di essere un oggetto di design. Si tratta di un cilindro d’alluminio nella cui parte superiore è stato inserito il sensore scanner e che è dotato di morsetto laterale scorrevole nel quale incastrare il telefonino. A detta degli ideatori, le caratteristi lo scanner ha un raggio d’azione di circa 1 metro e una precisione nei dettagli di dimensioni di meno di 100 micron o dello spessore di un foglio di carta.

La notizia sorprendente è il costo di questa novità. Eora 3D è venduta per soli 330 dollari oppure, per coloro che contribuiscono tramite Kickstarter, a soli 199 dollari. I presupposti per la stampa 3D a portata di mano, e di tasca, per tutti ci sono, non rimane che scoprire se sarà un successo su scala mondiale.

(Credits: digitalic.it)

Microsoft semplifica la scansione 3D

Redmond lavora alla “democratizzazione” della tecnologia. Con un'app per smartphone che sfrutta la normale fotocamera posteriore. 

Lavorando assieme ai ricercatori della Oxford University, Microsoft Research ha realizzato un progetto di scansione 3D “ubiqua” chiamato MobileFusion e basato sul solo utilizzo di uno smartphone consumer. 

L'obiettivo principale consiste nel semplificare quanto più è possibile la fase di acquisizione dei modelli tridimensionali.

Diversamente dai gadget della concorrenza, MobileFusion non richiede l'impiego di hardware aggiuntivo: basta usare l'apposita app con uno smartphone recente dotato di fotocamera posteriore capace di acquisire video, riprendendo il soggetto da scansionare da diverse angolazioni per creare un modello 3D adeguato ad applicazioni di stampa 3D.

La cattura del video funziona in stereoscopia, così da ottenere tutte le informazioni di profondità necessarie al rendering del modello tridimensionale. 

Tutti i calcoli utili al suddetto rendering vengono eseguiti il locale dal SoC dello smartphone senza bisogno di backend “cloud” o servizi telematici, fatto che secondo i ricercatori favorisce l'impiego di MobileFusion in zone non raggiunte da Internet o da network wireless.

Proprio la scansione 3D di oggetti e paesaggi in luoghi remoti rappresenterebbe per i ricercatori una delle applicazioni ideali per la nuova tecnologia, un sistema che vorrebbe estendere quanto più è possibile “l'accessibilità e l'ubiquità della scansione 3D” a costi estremamente ridotti.

Gli autori dello studio hanno impiegato un iPhone 6 per catturare un video da 320x240 pixel a 25Hz, video poi convertito in tempo reale in “mesh” 3D con tanto di texture. Prevedibilmente, i piani per il futuro prevedono di estendere il supporto di MobileFusion ai principali ecosistemi mobile con app specifiche per Android, iOS e naturalmente Windows Phone/Mobile.

(Credits: puntoinformatico)

Google CARDBOARD è una piattaforma di realtà virtuale (VR) sviluppata da Google, è formata da un cartone pieghevole nel quale viene inserito un telefono cellulare . E’ un sistema a basso costo per incoraggiare l'interesse e lo sviluppo in applicazioni VR.

Quando il kit è assemblato, il cellulare viene inserito davanti alle lenti e tenuto in posizione da un elastico. Un app compatibile CARDBOARD divide l'immagine visualizzata smartphone in due, uno per ciascun occhio, mentre si applica anche la distorsione a barilotto di ogni immagine per contrastare la distorsione a cuscinetto data dalle dalle lenti. Con le lenti quindi viene creata l'impressione di una stereoscopia 3D con un ampio campo visivo. La prima versione di cartone potrebbe andare bene i telefoni con schermi fino a 5,7 pollici (140 millimetri) e magneti utilizzati come un semplice tasto di input che richiede un sensore bussola nel telefono. Un design aggiornato rilasciato al Google I/O 2015 funziona con i telefoni fino a 6 pollici (150 mm) e sostituisce l'interruttore magnetico con un pulsante conduttivo che attiva un evento di tocco sullo schermo del telefono cellulare per una migliore compatibilità tra dispositivi.

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