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Windows 10, Microsoft ammorbidisce l'upgrade

Redmond cambia direzione e semplifica la vita a chi non vuole sentir parlare dell'aggiornamento. E fissa la data per l'uscita dell'Anniversary Upgrade

Dopo aver pagato lo scotto delle contestazioni infinite e persino una multa in seguito alla deuncia di un'utente a dir poco insoddisfatta, Microsoft ha finalmente deciso di cambiare l'approccio con gli utenti che fino a oggi non hanno ancora deciso di aggiornare il proprio PC a Windows 10. D'altronde l'offerta durerà solo un altro mese e poi arriverà la nuova build dell'OS-come-servizio.

Il nuovo messaggio-popup di “invito” ad approfittare dell'upgrade gratuito a Windows 10 permette quindi di aggiornare subito, stabilire una tempistica personalizzata o “declinare” l'offerta, e anche la pressione dell'icona-X in alto a destra non avvierà più l'aggiornamento come capitava in precedenza.

Microsoft sostiene di aver recepito il feedback degli utenti sulla “confusione” ingenerata dall'offerta, che tradotto equivale a dichiarare il cambio delle strategie di upgrade adottate dalla corporation dopo un sollevamento senza precedenti da parte della community e le osservazioni costanti pubblicate sui siti specializzati.Redmond rinuncia a spingere l'upgrade a Windows 10 quando manca un mese di tempo dalla fine dell'offerta gratuita, una tempistica che quasi coincide con l'arrivo del più volte annunciato aggiornamento per il nuovo OS: Anniversary Update verrà distribuito a partire dal 2 agosto, ha comunicato l'azienda, a poco più di un anno dal debutto commerciale del sistema e in maniera del tutto gratuita per gli utenti.

Le novità di Windows 10 Anniversary Update includeranno quindi una sicurezza migliorata grazie agli aggiornamenti per Windows Hello e Windows Defender, una modalità di scrittura con stilo digitali ottimizzata (Windows Ink), una nuova versione dell'assistente digitale Cortana, le estensioni per il browser Edge, Xbox Play Anywhere e altro ancora.

(Credits: puntoinformatico.it)

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BUILD 2016, Xamarin si concede a tutti

Microsoft annuncia la distribuzione del tool per lo sviluppo multipiattaforma su tutte le versioni di Visual Studio - anche quelle gratuite. Xamarin diventerà open source, una decisione presa al momento dell'acquisizione.

Giorno due di BUILD2016, la platea di sviluppatori presenti al Moscone Center accoglie calorosamente la notizia più attesa e benvenuta della kermesse: Xamarin sarà disponibile per tutti gli utenti di Visual Studio, anche a chi usa una delle versioni gratuite del popolare ambiente di sviluppo integrato (IDE) per sistemi Windows e non solo.

Microsoft ha acquisito Xamarin appena lo scorso mese, mettendo le mani su una piattaforma giovane ma già molto apprezzata per la possibilità di sviluppare app multipiattaforma (soprattutto su mobile) servendosi degli strumenti noti e rodati di Visual Studio, del linguaggio C# e del framework .NET. Un tool che è riuscito là dove Redmond ha ottenuto solo risultati parziali.

L'SDK, i binari e tutto il “pacchetto” Xamarin diventerà parte integrante di tutte le release di Visual Studio, annuncia la corporation, senza quasi alcuna limitazione tranne che per certe funzionalità pensate per il settore enterprise: in quel caso occorrerà pagare per una licenza Visual Studio adeguata. Non bastasse questo, il codice di Xamarin verrà presto distribuito su GitHub sotto licenza open source e passerà sotto la gestione di .NET Foundation.La decisione di inglobare la piattaforma Xamarin in Visual Studio sarebbe stata presa dal management di Microsoft già durante i colloqui che hanno preceduto l'acquisizione, rivela il co-fondatore Nat Friedman, e lo stesso varrebbe per la distribuzione FOSS di binari e codice sorgente alla base del tool. Microsoft e Xamarin la pensano alla stessa maniera sullo sviluppo multi-piattaforma, sostiene Friedman.

Xamarin garantisce il supporto dei sistemi operativi mobile più popolari (Android e iOS) con tanto di gestione nativa delle interfacce per le app, e Microsoft ha adeguatamente sottolineato la cosa durante la kermesse di BUILD2016. Quello che Microsoft non ha fatto è stato citare, anche solo per sbaglio, Windows Phone/Mobile: la piattaforma mobile di Redmond non è il focus della conferenza, aveva spiegato la corporation, nondimeno fa una certa impressione constatare quanto deliberata sia stata l’“amnesia” anche durante la presentazione di strumenti pensati per sviluppare app mobile.

(Credits: puntoinformatico.it)

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Microsoft HoloLens, specifiche complete, contenuto della confezione e primi video tutorial

E così, Microsoft HoloLens è finalmente arrivato: Redmond ha annunciato l'apertura dei preordini dell'edizione per gli sviluppatori appena un paio di ore fa, al prezzo di 3000 dollari. Ecco le specifiche tecniche note finora:

Ottiche:
Lenti olografiche see-through
2 motori luce HD 16:9
Calibrazione automatica della distanza tra le pupille
Risoluzione olografica: 2.3 milioni di punti luce totali
Densità olografica: >2.500 radianti

Sensori:
1 sensore di misura inerziale (IMU)
4 videocamere in grado di comprendere l'ambiente
1 videocamera di profondità
1 fotocamera da 2 MP / video HD
4 microfoni
1 sensore di luce ambientale
Mixed Reality Capture

Comprensione umana:
Spatial Sound
Tracking dello sguardo
Input via gesture
Supporto vocale

Input / output / connettività:
Speaker integrati
Jack da 3.5 mm
Pulsanti volume su / giù
Pulsanti luminosità su / giù
Pulsante di alimentazione
LED di stato della batteria
Wi-Fi ac
Porta micro USB 2.0
Bluetooth 4.1 LE

Alimentazione:
Autonomia: 2-3 ore d'uso, 2 settimane in standby
Dissipazione passiva del calore

Processori:
CPU Intel, architettura a 32 bit (probabilmente Atom)
GPU: ignota
Coprocessore olografico custom HPU (Microsoft Holografic Processing Unit)

Memoria:
2 GB di RAM
64 GB di storage interno

Peso:
579 grammi

Per il momento, la maggior parte del mistero che ancora avvolge il dispositivo è relativo alle unità di elaborazione - in particolare, non sappiamo con precisione che GPU e che SoC sono stati impiegati. Tuttavia, sappiamo cosa Microsoft includerà nella confezione della Developer Edition, ecco i dettagli:

Il visore
Clicker Bluetooth
Caricatore micro USB
Panno in microfibra per la pulizia
Naselli
Fascia per la testa
Astuccio rigido per il trasporto

Infine, segnaliamo la pubblicazione di tantissimi nuovi video sul canale YouTube ufficiale di HoloLens - più di 20, tra tutorial, presentazioni e istruzioni per l'uso.

(Credits: hdblog.it)

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Microsoft, l’intelligenza artificiale imita già quella umana

Il software Xiaoice dialoga con gli utenti e molti pensano sia umano.

Microsoft sta realizzando il più grande test di Turing del mondo. Notissimo nell’ambito hi-tech, il test che prende il nome dal matematico inglese che lo ha ideato, è un criterio fondamentale per capire l’avanzamento delle macchine sull’uomo. Si considera superato, infatti, nel momento in cui un umano non si rende conto che sta interagendo con un computer anziché un suo simile.

Il test è in corso in Cina all’interno di WeChat grazie a Xiaoice, software di intelligenza artificiale in grado di chattare con gli umani interpretandone correttamente le immagini postate e i pensieri scritti. Xiaoice infatti impara dalle conversazioni precedenti, se non sa una risposta conosce come scovarla e in caso non riesca si imbarazza o si arrabbia proprio come noi.

A quanto pare sta funzionando: per il momento quasi nessuno si accorge di essere in chat con un software nei primi dieci minuti di conversazione e ben 10 milioni di persone, circa il 25% degli utenti, sono arrivate a dire “Ti amo” alla macchina senza accorgersi che non fosse un umano.

Insomma, è ancora poco per superare il test, ma Xiaoice è già a buon punto.

(Credits: wired.it)

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Gli HoloLens avranno un’autonomia di cinque ore e mezza

Microsoft svela nuovi dettagli dei suoi visori VR. La chicca è la batteria.
La sfida della realtà virtuale non si gioca solo sulla risoluzione. C’è anche la batteria. Chi ha provato i prototipi dei vari caschetti VR si sarà reso conto della scomodità di avere uno o più cavi intorno al collo che connettono il dispositivo al computer.

Microsoft vuole porre fine a questa schiavitù con HoloLens, il suo visore per la realtà virtuale che funziona a batteria. La notizia è che Redmond ha appena annunciato un’autonomia di ben cinque ore e mezza con un utilizzo medio.


Un utilizzo massiccio invece offrirebbe due ore e mezza di autonomia, abbastanza insomma per immergerci nel mondo digitale e giocare a sazietà tra una carica e l’altra o per lavorarci senza preoccuparsi troppo di rimanere a secco.

(Credits: wired.it)

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