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Windows 10, Microsoft ammorbidisce l'upgrade

Redmond cambia direzione e semplifica la vita a chi non vuole sentir parlare dell'aggiornamento. E fissa la data per l'uscita dell'Anniversary Upgrade

Dopo aver pagato lo scotto delle contestazioni infinite e persino una multa in seguito alla deuncia di un'utente a dir poco insoddisfatta, Microsoft ha finalmente deciso di cambiare l'approccio con gli utenti che fino a oggi non hanno ancora deciso di aggiornare il proprio PC a Windows 10. D'altronde l'offerta durerà solo un altro mese e poi arriverà la nuova build dell'OS-come-servizio.

Il nuovo messaggio-popup di “invito” ad approfittare dell'upgrade gratuito a Windows 10 permette quindi di aggiornare subito, stabilire una tempistica personalizzata o “declinare” l'offerta, e anche la pressione dell'icona-X in alto a destra non avvierà più l'aggiornamento come capitava in precedenza.

Microsoft sostiene di aver recepito il feedback degli utenti sulla “confusione” ingenerata dall'offerta, che tradotto equivale a dichiarare il cambio delle strategie di upgrade adottate dalla corporation dopo un sollevamento senza precedenti da parte della community e le osservazioni costanti pubblicate sui siti specializzati.Redmond rinuncia a spingere l'upgrade a Windows 10 quando manca un mese di tempo dalla fine dell'offerta gratuita, una tempistica che quasi coincide con l'arrivo del più volte annunciato aggiornamento per il nuovo OS: Anniversary Update verrà distribuito a partire dal 2 agosto, ha comunicato l'azienda, a poco più di un anno dal debutto commerciale del sistema e in maniera del tutto gratuita per gli utenti.

Le novità di Windows 10 Anniversary Update includeranno quindi una sicurezza migliorata grazie agli aggiornamenti per Windows Hello e Windows Defender, una modalità di scrittura con stilo digitali ottimizzata (Windows Ink), una nuova versione dell'assistente digitale Cortana, le estensioni per il browser Edge, Xbox Play Anywhere e altro ancora.

(Credits: puntoinformatico.it)

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Dropbox, il cloud storage nella sandbox di Windows 10

Microsoft festeggia l'avvento di una app universale per l'utilizzo del popolare servizio di storage telematico. Una app che comunque non gira sugli smartphone, e che presenta limiti rispetto a un'applicazione desktop.

Sullo store di Windows 10, annuncia Microsoft, ad attendere gli utenti c'è una app Dropbox costruita sulla base delle specifiche delle app “universali” UWP (Universal Windows Platform). Di universale, al momento, sembra avere ben poco: opera solo su tablet e PC Windows 10 e le capacità, come è tipico di una semplice app mobile traslata su PC, sono limitate.

La collaborazione fra il business di Redmond e quello di Dropbox è cosa nota da tempo, e il servizio di cloud storage fa eco all'annuncio di Microsoft parlando di nuove opportunità per i “fan” di Windows 10 di usufruire del servizio telematico su computer, tablet e altrove, ogni volta che lo desiderino.

Sia Microsoft che Dropbox elencano alcune delle principali funzionalità della nuova app, come la possibilità di trascinare e rilasciare i file da Windows Explorer alla cartella di remoto, la ricerca tra i file già salvati, l'impostazione di notifiche interattive, l'aggiunta di commenti ai file e l'utilizzo delle Jump List sulla barra delle applicazioni di Windows.
La caratteristica più interessante della app è però l'integrazione con Windows Hello, nuova tecnologia di Windows 10 che permette di utilizzare i tratti biometrici (impronte, lineamenti del volto o iride) per autenticare l'accesso al servizio ove un apposito scanner (o telecamera) fosse disponibile.Al di là dell'entusiasmo e della suddetta integrazione con Windows Hello, però, la app universale di Dropbox mostra tutti i limiti della piattaforma UWP: Dropbox per Windows 10 gira in una sandbox, quindi non è capace (tra le altre cose) di sincronizzare in tempo reale i file da hard disk locale a server cloud come l'applicazione per desktop. Anche il drag&drop è a una sola via (da PC a cloud), mentre la presunta “universalità” della app non prevede al momento la possibilità di utilizzarla su smartphone che montino Windows 10 Mobile.

(Credits: puntoinformatico.it)

Il menu Start di Windows 10 va in crash se ci sono più di 512 elementi

Un curioso bug ‘affligge’ Windows 10 e il suo menu Start, secondo quando riportato da Petri esiste infatti un limite di tolleranza degli elementi oltre il quale le applicazioni spariscono o vanno in crash continuo. Nessun allarme, per arrivare a questo punto bisognerà infatti avere 512 o più elementi su Start, applicazioni e software singoli o una cartella che contiene questo numero di file di qualsiasi genere.

Non ci sono ripercussioni definitive, il bug è temporaneo e cancella dalla lista molte degli elementi presenti su Start, ma una volta eliminati o spostati su altra destinazione il menu riprenderà a funzionare senza alcun problema.

“Non appena creata questa condizione, se si clicca sul menu Start, i risultati cominciano ad essere imprevedibilmente vari. Ho provato direttamente lag fino a 15 secondi in attesa che si aprisse il menu, il tasto 'tutte le app’ manda spesso in crash il menu e altro, alcune applicazioni semplicemente spariscono dal menu. Altre volte il menu non si apre e cliccando sul tasto Start non accade nulla, a quel punto si rende necessario il riavvio.”

Per evitare simili esperienze state semplicemente attenti che non ci siano cartelle con molti file sul menu Start, ad ogni modo Microsoft è stata avvertita del bug all'interno del forum ed una soluzione potrebbe arrivare presto.

(Credits: hdblog)

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