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Google ora capisce meglio il senso delle domande

La strada della comprensione è lunga, ma un passo alla volta l’applicazione mostra miglioramenti

La comprensione totale è affare che spesso sfugge anche all’interazione tra due persone, figurarsi in quella tra uomo e macchina. Però si può migliorare, ed è quello che Google sta cercando di fare. “L’applicazione di Google sta cominciando a capire davvero il significato di quello che stai chiedendo”, ha annunciato l’azienda. Certo, serve tempo, e l’app adesso capisce “un po’ meglio” quello che si chiede.

Il processo va avanti da anni, ed è passato per la ricerca vocale del 2008 al Knowledge Graph del 2012. È un lavoro duro, quello che cerca di comprendere l’area semantica di ciò che viene scritto, per restituire risposte pertinenti. Tanto per cominciare, adesso Google capirà i superlativi, quindi se voleste sapere qual è la città più grande di uno Stato, è concesso. In secondo luogo, è stata migliorata la comprensione di domande che contengono una data, tipo “Che canzone ha pubblicato tizio nel 2014?” o “Quanto era grande la popolazione di Rio nel 2002?” .

Altro esercizio che Google sta conducendo, è sulle combinazioni più complesse, come “Chi era presidente quando gli Angels hanno vinto la World Series?”. Certo, ancora molto c’è da fare, ma si sa: per capirsi, bisogna procedere un passo alla volta.

(Credits: wired.it)

Sarà inaugurato in Sri Lanka Project Loon di Google

L’isola dell’Oceano Indiano sarà il primo paese a beneficiare della connessione Internet fornita da Google tramite i suoi palloni aerostatici.

I palloni di Google sono pronti a solcare i cieli dello Sri Lanka: Project Loon, l’iniziativa nata nel 2013 dal gigante dei motori di ricerca per portare Internet a basso costo nei paesi in via di sviluppo, prenderà il via proprio sull’isola dell’Oceano Indiano.

L’idea alla base di Project Loon è quella di spedire nella stratosfera grandi palloni aerostatici, completi di tutta la strumentazione adatta a fornire alla popolazione sottostante un segnale Internet a banda larga.

L’impiego di questo metodo è adatto ad aree rurali o troppo lontane dai centri abitati perché siano raggiunte dalle comuni infrastrutture. Una condizione che in Sri Lanka affligge buona parte della popolazione: su 20 milioni di abitanti, solo 2,8 milioni sono provvisti di connessione cellulare e circa 600mila si collegano tramite una linea telefonica tradizionale.

(Credits: wired)

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