Intelligenza artificiale nello smartphone, Google ci prova
Nasce una partnership con il produttore Movidius, per portare chip a basso consumo specializzati in deep learning sui dispositivi Android.
Google sta pensando di portare l’intelligenza artificiale negli smartphone tramite una nuova collaborazione con il produttore di chip Movidius, noto agli addetti ai lavori per via della sua presenza nel campo del deep learning. La collaborazione tra le due realtà, annunciata in queste ore, in realtà è già collaudata: la piattaforma Project Tango, che Google sta utilizzando sui suoi tablet sperimentali per renderli più coscienti dell’ambiente che li circonda, è stata realizzata proprio con il contributo di Movidius.
La nuova partnership porterà gli algoritmi di deep learning sviluppati da Google a lavorare sui chip MA2450 e successivi, realizzati da Movidius e in grado di svolgere compiti tipicamente associati alle reti neurali mantenendo un consumo energetico estremamente basso: una soluzione ideale per l’impiego in smartphone e tablet.
Al loro interno il chip sarà impiegato per operazioni come la machine vision, ovvero l’isolamento e il riconoscimento di elementi all’interno di una stanza o di un panorama, quali mobilio, persone, automobili, volti e segnali stradali.
Con due vantaggi sulle soluzioni attuali: non dovendo fare leva sul cloud, funzionerà in tempo reale eliminando i tempi di latenza richiesti dalle connessioni al server altrimenti necessarie e soprattutto potrà funzionare anche in mancanza di connessione a Internet.
(Credits: wired.it)