Tesla, in viaggio col pilota automatico

L'azienda è pronta ad aggiornare le proprie auto Model S già in circolazione permettendo la guida automatica sulle autostrade. L'umano, in ogni caso, dovrà prestare attenzione.

Si tratta della versione 7 del software incorporato nelle sue autovetture Tesla Model S: per sbloccare tutte le sue funzioni alcuni utenti dovrebbero pagare circa 3mila dollari per l'acquisto di un'app ad hoc, mentre chi ha acquistato il pacchetto all-inclusive da 2.500 dollari dovrebbe averlo in automatico.

L'aggiornamento promette il parcheggio parallelo automatico e la guida autonoma della vettura in autostrada: una funzione, quest'ultima, cui stanno lavorando anche diverse concorrenti tra cui Daimler e Volvo, ma con l'obiettivo di immetterla in strada entro cinque anni, e GM che promette di introdurre una funzione simile nelle sue Cadillac già dal 2016. A dimostrazione dell'avanzamento di Tesla su questo fronte è già stato caricato su YouTube il video di un autista che viaggia su un'autostrada senza tenere le mani sul volante ed impostando i cambi di corsia attivando la freccia.

Alla base dell'aggiornamento della casa automobilistica vi sono mappe digitali ad altra precisione tracciate tramite GPS grazie ai dati raccolti principalmente dagli autisti stessi: ogni Testa Model S è connessa via cloud assemblando le diverse informazioni raccolte, “una flotta connessa in grado di imparare”, come l'ha definita Elon Musk. Il tutto si fonda su alcune novità introdotte sulle vetture già lo scorso ottobre, come un radar, una telecamera frontale, 12 sensori a lunga distanza posizionati in modo tale da avere una zona di controllo con raggio di 16 piedi ed un sistema di frenata assistita ad alta precisione controllato digitalmente.

Pur essendo lontana almeno tre anni di sviluppo ulteriore da una funzione di guida in grado di fare completamente a meno del pilota come quella a cui stanno lavorando diversi produttori, con Google in pole position, la nuova funzione delle automobili Tesla S non sembra impensierire le autorità in materia: la responsabilità in caso di incidenti resta in ogni caso del pilota, a cui è raccomandato di tenere il volante sempre a portata di mano.

(Credits: puntoinformatico)

Tesla presenta Model X, il primo suv elettrico di Elon Musk

Debutta la nuova creatura della gamma Tesla, uno sport utiliy vehicle da 386 chilometri di autonomia e oltre 750 cavalli di potenza.

Ancora Tesla tra i protagonisti del mondo delle quattro ruote. Dopo aver annunciato l’imminente uscita di un nuovo modello elettrico da 1000 chilometri di autonomia e la nuova frontiera del sistema a guida autonoma AutoPilot, ecco il debutto ufficiale di Tesla Model X, il primo suv dell’azienda di Elon Musk.

Come da programma, è ora possibile ordinare Model X in versione Signature e Founder, quest’ultimo accessoriato con il cosiddetto Ludicrous Mode: oltre 750 cavalli di potenza (518 per la Signature), 250 km/h di velocità massima e accelerazioni da 0 a 100 km/h in 3,2 secondi. Su ogni allestimento, Model X monta due propulsori elettrici, uno davanti e uno dietro, alimentati da una batteria da 90 kWh che promette un’autonomia di 386 chilometri con una carica.

All’interno si può scegliere l’allestimento a 6 o a 7 posti. All’esterno spiccano le portiere dei passeggeri ad ali di gabbiano, molto interessanti esteticamente per un veicolo di questo tipo, ma che pongono qualche dubbio sulla praticità negli ambienti stretti.

(Credits: wired)

Caricabatterie robotico a serpentina di Tesla

Recentemente, il CEO di Tesla, Elon Musk, ha cominciato a suggerire il tipo di funzionalità autonoma che può farsi strada sulle auto della società. Queste hanno incluso gli aggiornamenti software che consentono un certo grado di automatismo affinché la vostra auto vi possa raggiungere dal parcheggio.

Ma nella mente di Musk, anche il processo di ricarica dovrebbe essere automatico.

L’azienda ha ora pubblicato un breve video di questo serpente ricaricatore in azione. Il prototipo attende l’apertura del portello, a quel punto sembra percepire l'occasione per agganciarsi. I cambiamenti di luce da blu ad un verde pulsante sta ad indicare che la carica è iniziata.

Il prototipo sembra funzionare come previsto.

(Credits: gizmag)

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