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Samsung PowerBot VR9000: la recensione di HDblog.it

Aprire la confezione di una nuova aspirapolvere, sfogliare il suo manuale utente giusto per sfizio e notare una nota relativa al software Open Source; da lì cercare più info sul sito del produttore e finire per scoprire che il centro della sua gestione è un sistema Linux, che c'è il kernel Linux, le librerie Alsa, squashfs, BusyBox, le Glibc e altre cose che non avrei mai associato ad un dispositivo così, mi ha subito “messo bene” con PowerBot VR9000 di Samsung. C'è stato un punto di incontro, e senza nemmeno accenderlo!

Non che avessi dei dubbi sulla qualità della sua sensoristica (avevo assistito ad una dimostrazione abbastanza impressionante all'ultimo IFA 2015 di Berlino: una mezza dozzina di questi robot aspiravano tranquillamente all'interno del gigantesco stand Samsung e riuscivano a schivare quel delirio di gambe e cavalletti con una testardaggine che non li avrei mai attribuito) ma diciamo che pensare ad una una piccola scheda sulla quale qualcuno si è messo a compilare un kernel comunitario ha portato tutto su un altro livello. Oltre che fornirmi una buona intro per questa recensione.

Chiariamo una cosa: Samsung PowerBot VR9000 non è nuovissimo. Risale a fine 2014 e adesso ci sono altri modelli in commercio. Ma se non altro i mesi sulle spalle fanno scendere il prezzo nei negozi online da 999 euro a 650 euro circa. E quindi si entra in tutt'altro discorso.

È un robot aspirapolvere diverso da molti rivali perché usa delle ruote da 10.5 cm ed ha una grande spazzola centrale larga quasi quanto tutto il corpo: 31 cm. Questo significa che non passa sotto il letto come facevano i primi modelli, ma ha la forza per domare lo scalino creato dal tappeto o dal parquet. VR9000 ha delle vere ruote gommate e la forza motrice per spostare oggetti tipo scarpe, giocattoli, anche sedie se non di legno pesante. È chiaro che il suo obiettivo resta quello di rilevare questi oggetti con i sensori ad infrarossi e, quindi, nemmeno toccarli. Ma se lo mettete in modalità manuale e lo forzate conto qualcosa come se fosse un'automobilina radiocomandata, può sorprendervi la forza che riesce a tirar fuori.

Accenderlo e metterlo in funzione è un attimo, ma prima vi consiglio di posizionare la sua base di ricarica nella zona più centrale della vostra abitazione in modo che lui possa “sentirla” di qua o di là. Poi non resta che premere AUTO sul telecomando e lasciare che faccia il resto. Farà proprio tutto da solo. Con i sensori frontali e laterali eviterà gli ostacoli ed arriverà a 1.5/2 cm da muri, gambe del tavolo, base del divano e ogni tipo di oggetto più largo di ¾ cm; con la videocamera installata sopra farà una sorta di mappatura della stanza così da ricordarsi dove è già passato.

Sempre in automatico, ma solo se avete attivato la funzione DUST da telecomando, VR9000 riconoscerà eventuali zone più sporche delle altre e si concentrerà per qualche secondo su quelle aumentando anche la sua potenza di aspirazione. Completerà una stanza alla volta, pezzo per pezzo seguendo delle grandi S, e alla fine del giro tornerà nella sua base e si rimetterà in carica.

La maggior parte delle volte questo “giro” avrà realmente pulito tutta la stanza o tutta la casa. Il trucco sta nel fargli trovare strada libera; il massimo è spostare vasi, sedie troppo grandi, cavi elettrici poggiati per terra se ce ne sono. Non serve sollevare queste cose, basta spingerle verso il muro per far in modo che lui non rischi di considerarle come divisori e finire col pensare di aver completato una stanza quando invece è dietro una triade gamba del tavolo+sedia+sedia+gamba del tavolo. Ma queste sono pignolerie che poi capite col tempo, con l'esperienza. Samsung VR9000 fa comunque un ottimo lavoro anche se lasciato agire da solo, premendo AUTO e stop.

Potete programmarlo per quando non siete in casa, chiuderlo in una stanza ed obbligarlo a pulire fino al termine della batteria con la funzione MAX, premere SPOT e farlo partire a spirale, comandarlo manualmente con le frecce del telecomando o proiettando un particolare puntatore laser rosso che lui seguirà come un gatto adolescente. Non è più rumoroso di una comune aspirapolvere - anzi, se comparato ad un vecchio modello fa probabilmente molto meno rumore - ma c'è una modalità silenziosa che tra l'altro porta l'autonomia da 60 a 100 minuti, ed è generalmente consigliata per programmazioni notturne o se volete tenerlo attivo in ufficio mentre altri lavorano.

Insomma è molto indipendente e valido nella sua ricerca di ottimizzare i giri di pulizia. Non ho avuto problemi con le stanze scure: al buio, con finestre chiuse, gira abilmente nel mio studio con mobili legno nero Ikea e pavimento grigio lava. Mi ha sopreso la sua potenza di aspirazione. VR9000 è molto più forte di una comune aspirapolvere da 100 euro e questo gli permette di attirare in una certo senso la polvere da sotto i mobili, dagli angoli più incastrati.

Durante le prime pulizie noterete sicuramente un sacco di polvere nel suo serbatoio e vi chiederete davvero dove è andato a recuperarla. Davvero avete una casa tanto sporca? In realtà, col tempo, io sono finito col pensare che una certa quantità di polvere la “generi lui” o meglio che sia il suo sistema di filtri e forza centrifuga (ha un inverter digitale) a comprimere la raccolta in un modo che la fa quasi gonfiare. O forse mi sbaglio ed ho veramente una casa tanto sporca!

Ad ogni modo pulirlo è semplicissimo. Si separa il serbatoio ad incastro e si lava tutto sotto il rubinetto. Poi si rimonta. L'unica cosa che dovete cambiare è il filtro: non potete inserirlo bagnato e proprio per questo Samsung ne mette 2 nella confezione. È comunque di una gomma che si asciuga in poche ore. Anche la grande spazzola sul fondo si stacca e si pulisce sotto l'acqua. Non ho notato un calo di potenza quando è carico di polvere, e devo ammettere che la manutenzione di PowerBot VR9000 ha davvero reso noioso cambiare sacco al mio vecchio aspirapolvere vecchia maniera.

Aspirapolvere che serve ancora per arrivare in quei punti impossibili da far accedere al robottino, per avere quella potenza tutta concentrata in un punto che solo un tubo con raccordo stretto può darvi. Ad esempio, se avete rovesciato un sacco di farina bianca potete sì farci passare VR9000 ed aspettare che faccia i suoi 5/6 passaggi per aspirarla del tutto (le fughe tra una piastrella e l'altra richiedono tempo) ma fate prima con l'aspirapolvere tradizionale. Lo stesso per la parte alta del battiscopa, ad esempio

Diciamo che robot come PowerBot VR9000 sono ideali per pulizie giornaliere e costanti di grandi spazi. Se lo fate partire tutte le mattine alle 11 quando non siete a casa, se avete dei bambini vincolati nel tappeto e volete che sia sempre il più pulito possibile, se la zona vicina alla lettiera del vostro gatto vi costringe ad andare lì a togliere quella sorta di sassolini, un PowerBot vi cambia la vita. Non risolve tutto (anche perché, diciamolo, non lava!) ma vi fa guadagnare tempo, questo sì. Io lo credo perfetto per gli uffici.

Vorrei però vedere questi elettrodomestici tanto costosi all'interno di un ambiente più Smart. PowerBot VR9000 risale al 2014 ed è giustificato, ma il prossimo modello voglio vederlo con integrazione WiFi, magari notifiche sui cicli di pulizia, su quando parte e su quando rientra, con la possibilità di programmarlo o farlo attivare anche quando sono fuori casa, magari da Android Wear, con una telecamerina montata sopra per farmi da sorveglianza se mai dovesse servire. Dovrebbero essere cose basilari di questi tempi, anche facili da implementare. E potrebbero essere anche la vera giustificazione per dei prezzi di listino tanto importanti.

(Credits: hdblog.it)